Le amministrazioni regionali dovranno rideterminare i vitalizi concessi agli ex consiglieri e agli assessori, adeguandosi alla normativa prevista per gli ex deputati e senatori. A stabilirlo è la Legge di Bilancio 2019, imponendo una stretta sui vitalizi che dovrà essere applicate in modalità retroattiva coinvolgendo anche chi è già titolare dell’assegno.
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Ai fini del coordinamento della finanza pubblica e del contenimento della spesa pubblica, a decorrere dall’anno 2019, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con le modalità previste dal proprio ordinamento, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero entro sei mesi dalla medesima data qualora occorra procedere a modifiche statutarie, provvedono a rideterminare, ai sensi del comma 966, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale.
Per quanto riguarda i tempi di adeguamento, le Regioni hanno tempo fino al 31 marzo 2019 per raggiungere un accordo sulla rivalutazione dei vitalizi, in caso contrario sarà necessario effettuare il calcolo secondo il metodo contributivo.
Entro il 1° maggio 2019, infine, l’adeguamento alla nuova normativa dovrà essere completato e attuato.
Sono previste sanzioni per le amministrazioni inadempienti, corrispondenti alla mancata del 20% dei trasferimenti erariali al netto di quelli destinati al SSN, alle politiche sociali e per le non autosufficienze, al trasporto pubblico locale.