È legittimo applicare una trattenuta sulla busta paga dei dipendenti pubblici che rappresenta una piccola quota del TFR, precisamente pari al 2,5% dell’80% della retribuzione percepita.
La Corte Costituzionale, con la sentenza 213/2018, ha infatti sottolineato come la trattenuta non sia in contrasto con i principi della Costituzione: la finalità è quella di garantire la parità di trattamento contrattuale tra i dipendenti pubblici in regime di TFR (trattamento di fine rapporto) e di TFS (trattamento di fine servizio).
In risposta a una richiesta sollevata dal Tribunale di Perugia, la Corte ha quindi sottolineato la piena legittimità della normativa che regola il passaggio dei lavoratori alle dipendenze delle PA dal TFS al TFR.
Si deve poi considerare che – si legge sulla sentenza – la riduzione della retribuzione lorda è compensata da un corrispondente incremento figurativo ai fini previdenziali e del trattamento di fine rapporto, che neutralizza i possibili effetti pregiudizievoli, su tale versante, della decurtazione operata.