Qualora una Pubblica Amministrazione non rispetti l’obbligo di collocamento dei lavoratori disabili, sancito dalla Legge 68/1999, l’ingresso di queste figure sarà possibile anche senza concorso e saranno i centri per l’impiego ad attingere dalle graduatorie del collocamento.
Questa normativa è stata messa nero su bianco dalla circolare 7571 del 10 luglio 2018 siglata da Ministero del Lavoro, ANPAL e Presidenza del Consiglio dei Ministri relativamente alle nuove indicazioni sul collocamento obbligatorio nelle PA dopo la Riforma Madia.
In pratica, per quanto riguarda le nuove norme stabiliscono che il centro per l’impiego può sostituirsi alla PA in caso di inadempienza o ritardo, favorendo il collocamento obbligatorio dei lavoratori con disabilità.
L’intervento scatta in caso di mancato invio del prospetto informativo da parte della PA, quando quest’ultimo non prevede la copertura delle quote di riserva e non è stata inviata la comunicazione successiva, quando sono stati inoltrati prospetto informativo e comunicazione ma non sono stati rispettati i tempi per la copertura della quota di riserva.
I centri per l’impiego sono tenuti, infine, a contattare le PA inadempienti fornendo un preavviso di trenta giorni prima di procedere con il collocamento dei disabili.