PA centrale: aumenti e tutele in Gazzetta

di Teresa Barone

15 Giugno 2018 09:12

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Aumenti in busta paga, flessibilità e conciliazione lavoro-famiglia, welfare integrativo: tutte le novità del contratto per il personale delle Funzioni Centrali.

Per i dipendenti dei Ministeri, delle Agenzie, degli Enti pubblici non economici, Agic, Enac e Cnel arriva la conferma del nuovo contratto di lavoro per il triennio 2016-2018 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’accordo siglato tra Aran e sindacati.

Un’intesa che riguarda il rinnovo del contratto per il personale del comparto Funzioni Centrali dello Stato. Sono circa 240mila i dipendenti statali interessati dalla nuova contrattazione che prevede aumenti stipendiali e altre novità.

In particolare, gli incrementi in busta paga variano da un minimo di 63 euro a un massimo di 117 euro mentre gli arretrati relativi al biennio 2016-2017 saranno versati una tantum con importi compresi tra 370 euro e 712 a seconda della classe retributiva.

Secondo quanto previsto dalla Riforma Madia, inoltre, si introducono le ferie solidali per permettere ai dipendenti con figli minori che si trovano in gravi condizioni di salute di beneficiare delle ferie cedute dai colleghi. Maggiori tutele sono promosse, inoltre, per le donne vittime di violenza beneficiarie di una speciale aspettativa e agevolazioni in caso di richiesta di trasferimento.

Viene introdotta la banca ore e la possibilità di richiedere un orario di lavoro flessibile, nell’ottica di favorire una maggiore conciliazione lavoro-famiglia.

Per quanto riguarda le altre misure di welfare integrativo, la normativa prevede iniziative di sostegno al reddito della famiglia (sussidi e rimborsi), supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli, contributi a favore di attività culturali, ricreative e con finalità sociale, prestiti a favore di dipendenti in difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario, polizze sanitarie integrative delle prestazioni erogate dal SSN.

Si ampliano anche le tutele per i dipendenti affetti da patologie gravi che richiedono cure salvavita, con l’esclusione dal computo delle assenze per malattia dei giorni di ricovero o di day-hospital e anche dei giorni successivi. In merito alle forme contrattuali, i contratti a tempo determinato non potranno eccedere i 36 mesi prorogabili di altri 12 in via eccezionale.