Ammontano a 324 i dipendenti statali licenziati nel corso del 2017, in calo rispetto all’anno precedente: lo rende noto il Ministero della Pubblica Amministrazione, attraverso la pubblicazione della tabella riepilogativa sulle sanzioni gravi.
Secondo i dati, dietro i licenziamenti nel pubblico impiego si celano innanzitutto le assenze ingiustificate dal posto di lavoro (31%), seguite dalle false attestazioni di presenza (17%). Altre cause di licenziamento riguardano i reati commessi dai dipendenti pubblici (25%), le mancate osservanze degli obblighi di servizio, le azioni di negligenza e altre condotte scorrette verso colleghi e superiori (22%). Un buon 6%, infine, è stato licenziato perché sorpreso a svolgere un doppio lavoro.
Per quanto riguarda le sospensioni, nel 2017 sono state 1.167 e nella maggioranza dei casi a causarle sono state inosservanze sulla disponibilità di servizio, negligenze, comportamenti non corretti anche verso gli utenti.