Lo smartphone sarà ammesso nelle aule scolastiche, un nuovo strumento didattico che gli studenti potranno utilizzare anche durante l’orario di lezione seppure con limitazioni e sottostando a regole precise.
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Lo ha annunciato la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli nel corso di un’intervista pubblicata su “Repubblica.it”, sottolineando la creazione di una Commissione ministeriale a partire dal 15 settembre proprio per tracciare linee guida precise:
«Da venerdì prossimo una commissione ministeriale s’insedierà per costruire le linee guida dell’utilizzo dello smartphone in aula. Entro breve tempo avrò le risposte e le passerò con una circolare agli istituti. È uno strumento che facilita l’apprendimento, una straordinaria opportunità che deve essere governata.»
Lo smartphone non sarà tuttavia una fonte di distrazione, ma una risorsa digitale da sfruttare e imparare a usare tutelandosi dalle insidie della Rete:
«Se lasci un ragazzo solo con un tablet in mano è probabile che non impari nulla, che s’imbatta in fake news e scopra il cyberbullismo. Questo vale anche a casa. Se guidato da un insegnante preparato, e da genitori consapevoli, quel ragazzo può imparare cose importanti attraverso un media che gli è familiare: internet. Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico.»
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