Il settore dell’Internet of Things in Italia ha mostrato una crescita molto rapida, con un profitto complessivo pari a due miliardi di euro nel 2015 e con ottime prospettive di sviluppo anche in future.
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A tracciare un bilancio è l’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, la cui ricerca mostra come a crescere siano anche i progetti in ottica Smart City promossi dai Comuni, soprattutto per la gestione della mobilità urbana e dell’illuminazione intelligente.
Il mercato nazionale vede un incremento nell’utilizzo delle applicazioni Smart Metering per il monitoraggio dei consumi e Smart Asset Management nelle utility, così come delle soluzioni Smart Car.
In ambito Smart Home, a essere caratterizzate da maggiore sviluppo sono i servizi IoT per il controllo a distanza di termostati e per contrastare le intrusioni.
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«Questi numeri denotano una crescita esplosiva dell’Internet of Things in Italia – sottolinea Alessandro Perego, direttore scientifico degli osservatori digital innovation del Politecnico di Milano – Ma il cambio di passo del 2015 non è racchiuso solo nella crescita del mercato. Ancor più importante è il consolidamento delle basi per lo sviluppo su tutti i fronti: città, consumatori e imprese. L’installazione di nuove reti di comunicazione dedicate all’IoT nelle prime città italiane, l’evoluzione dell’offerta in ambito Smart Home, sempre più integrata con servizi assicurativi e pronta a sbarcare anche nelle catene della grande distribuzione, i servizi innovativi per l’Industry 4.0 costituiscono presupposti importanti per il futuro. E l’IoT è sempre più una realtà in Italia.»
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