Nonostante l’ingresso della tecnologia e l’uso di risorse informatiche all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, le code allo sportello sono tutt’altro che diminuite.
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Lo rivela un’indagine promossa dalla Cgia di Mestre, report che sottolinea come nel 2015 le code siano raddoppiate rispetto a quanto accadeva 20 anni fa, nei Comuni come nelle Asl e negli Ospedali.
Una situazione che sembra essere nettamente peggiorata dal 1995 a oggi, basti pensare che lo scorso anno la media di utenti in fila è aumentata del 54,4%, pari a 52,2 persone. A farne le spese sono soprattutto i cittadini e le imprese che si rivolgono agli sportelli comunali, nelle Regioni del Centro Sud molto più che al Nord.
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Quali sono i motivi che si celano dietro questa mancata innovazione e semplificazione delle procedure burocratiche?
«Nonostante la diffusione dell’informatizzazione abbia consentito di aumentare la produttività del sistema pubblico – afferma il segretario della CGIA Renato Mason – in molti uffici la fila agli sportelli non è cresciuta per colpa di chi ci lavora. Sono gli effetti di leggi, decreti e circolari scriteriate che, spesso in contraddizione tra loro, hanno aumentato la burocrazia complicando non solo la vita dei cittadini e delle imprese, ma anche quella dei dipendenti pubblici.»