Wi-fi spento nelle scuole del Comune di Borgofranco, in Provincia di Ivrea: a volerlo è il Sindaco Livio Tola ed è stata la Giunta a deliberare a favore del cablaggio della linea, temendo che le onde elettromagnetiche siano causa di danni alla salute degli alunni.
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Una decisione che sta raccogliendo critiche e consensi, tuttavia sembra andare contro corrente rispetto alle linee guida stabilite dal Governo e dal Miur per innovare e diffondere la tecnologia nel mondo della scuola, ampliando la Rete informatica.
Il primo cittadino, tuttavia, avrebbe affermato che l’accesso a Internet rimane garantito nei laboratori e nelle aule, in modo da non precludere l’attività didattica. Queste le sue parole, riportate dal quotidiano La Stampa:
«Noi non siamo contrari alla tecnologia. La nostra è una scelta basata sul principio di precauzione. Non siamo in grado di dire con certezza se le onde elettromagnetiche siano dannose oppure no, abbiamo letto molte cose in proposito sul web e sappiamo che alcuni Comuni hanno già adottato questo provvedimento».
A chiarire le motivazioni di questa scelta è stato anche il vicesindaco Silvia Guglielmetto, come leggiamo su La Sentinella del Canavese:
«Il sistema wi-fi potrebbe essere pericoloso per i bambini che assorbirebbero eventuali radiazioni in misura maggiore rispetto agli adulti. Molte scuole, in Europa, hanno deciso di fare retromarcia rispetto a questa tecnologia, è il caso, ad esempio, di Francoforte. L?opzione cablatura, che oltre alla maggior sicurezza garantisce un segnale più stabile, è stata scelta d?accordo con la direzione scolastica».
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Ancora una volta, quindi, si punta il dito contro il Wi-fi: nel 2012, ad esempio, il Codacons lanciò l’allarme sul possibile superamento dei limiti definiti dalla legge per quanto riguarda l’esposizione alle onde magnetiche ed elettromagnetiche nei treni che mettono a disposizione il wi-fi, diventando quindi potenzialmente dannosi per la salute dei passeggeri.