Le informazioni personali dei cittadini e dei dipendenti, soprattutto se relativi alla sfera della salute e in particolare alla disabilità, non possono essere pubblicati online sui portali web delle Regioni: questo è il contenuto di una nota inviata dal Garante della Privacy Antonello Soro al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Sergio Chiamparino.
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Il Garante è intervenuto più volte per segnalare la pubblicazione in Rete di graduatorie concorsuali – e altri atti – che contengono informazioni sulle condizioni di invalidità dei partecipanti alle selezioni (resi visibili e reperibili online anche attraverso i motori di ricerca generalisti). Come si legge nella nota, in svariati casi il Garante:
«Ha ribadito l’illiceità della diffusione di dati da cui si possa desumere lo stato di malattia dei soggetti interessati (art. 22, comma 8, del Codice), compreso qualsiasi riferimento alle condizioni di invalidità, disabilità o handicap fisici e/o psichici disponendo il divieto dell’ulteriore diffusione in Internet di tali dati e prescrivendo al titolare del trattamento l’adozione di idonei accorgimenti nelle operazioni di trattamento funzionali alla pubblicazione di tali categorie di dati.»
Ricordando che il Codice prevede sanzioni fino a centoventimila euro per la violazione di questa normativa, il Garante esorta la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ad assumere specifiche iniziative per assicurare che:
«I trattamenti di dati effettuati da soggetti pubblici siano sempre rispettosi delle norme e delle garanzie previste in materia di tutela della riservatezza e del diritto alla protezione dei dati personali.»
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