Nel corso dell?edizione 2015 del Forum PA si è discusso ampiamente in materia di Smart City, analizzando la situazione italiana e illustrando tutti i possibili vantaggi che questo modello di città intelligente potrebbe portare ai cittadini, alle imprese e alle Pubbliche Amministrazioni.
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Osservando i dati emersi dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, infatti, emerge come le realtà nazionali non abbiano ancora compreso pienamente i benefici dei progetti Smart City, nonostante ammonti a quasi il 50% la percentuale dei Comuni che nell?ultimo triennio ha promosso iniziative verso questa direzione.
Per quanto riguarda i possibili vantaggi, le cifre citate parlano chiaro: un risparmio pari a 4,2 miliardi di euro grazie all’illuminazione intelligente, alla gestione della mobilità e alla raccolta dei rifiuti improntate sull’Internet of Things, ottenendo anche una riduzione pari a 7,2 milioni di tonnellate di CO2.
Quali sono gli ostacoli allo sviluppo della Smart City nella penisola? Oltre ai costi notevoli che non combaciano con le risorse messe a disposizione dalla PA, è necessario sottolineare le criticità organizzative e tecnologiche.
Come ribadisce AngelaTumino, Responsabile della ricerca, Smart Metering gas rappresenta un?opportunità importante per compiere passi in avanti:
«L’occasione per lo sviluppo della Smart City in Italia può venire dalle sperimentazioni in chiave multi-applicativa dello Smart Metering Gas che rappresenta oggi un buon punto di partenza per realizzare la cosiddetta ‘Smart Urban Infrastructure’: un’infrastruttura di comunicazione condivisa che consente di abilitare altre applicazioni per la città intelligente, dalla verifica del riempimento dei cassonetti dei rifiuti al monitoraggio degli spazi verdi pubblici, dal monitoraggio del traffico alla gestione dei parcheggi, fino allo sviluppo di applicazioni B2c totalmente nuove.»