Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che vara “La Buona Scuola?, la tanto attesa e discussa riforma promossa dal Miur che si basa anche sugli esiti dell?omonima consultazione pubblica lanciata lo scorso settembre.
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Numerose le novità introdotte, a partire dalla maggiore autonomia concessa ai dirigenti scolastici per la gestione sia delle risorse umane sia di quelle finanziarie. Sarà il preside a comunicare il fabbisogno dell?istituto e selezionare i membri della sua squadra rendendo pubblici gli incarichi e basando le scelte su appositi albi territoriali, creati dagli Uffici Scolastici Regionali. La maggiore flessibilità concessa ai capi di istituto ha come obiettivo anche l?eliminazione delle “classi pollaio?.
Per quanto riguarda le assunzioni, è previsto un piano straordinario di assunzioni per il 2015/2016 a beneficio di oltre 100mila insegnanti, in modo tale da svuotare le graduatorie per poi procedere con il reclutamento attraverso concorso pubblico.
Cambiano le regole anche in materia di scatti di anzianità (che non verranno aboliti) e introduzione di criteri meritocratici: il dirigente sceglierà a chi destinare un bonus annuale che valorizzi le eccellenze attive nella scuola, destinato al 5% dei docenti attivi nell?istituto che avranno mostrato impegno e un insegnamento di qualità, nonché capacità di sperimentare metodi didattici innovativi.
Sarà inoltre creato un portale unico per favorire la “Scuola trasparente?, grazie alla pubblicazione dei bilanci, dell?anagrafe dell’edilizia, dei Piani dell’offerta formativa, dei CV degli insegnanti compresi i dati sugli incarichi di docenza.
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Si punterà sulle competenze digitali e linguistiche (inglese in primis) e su discipline come arte, musica, diritto, economica, attività motoria. Molto sarà fatto anche per favorire l?integrazione scuola-lavoro attraverso 400 ore di alternanza nell?ultimo triennio degli istituti tecnici e dei professionali, e 200 ore negli ultimi due anni dei licei.