Ammontano a 42.460 le tonnellate di rifiuti elettronici raccolti nel corso del 2014, che ha visto la quantità di Raee crescere del 2% rispetto all?anno precedente.
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A tracciare il bilancio è il sistema collettivo di raccolta no-profit ReMedia, che rende note le cifre sulla raccolta e la tipologia dei RAEE sia domestici sia professionali: si parla, infatti, di 32.740 tonnellate di rifiuti tecnologici generati dalle famiglie (prevalentemente TV e monitor) e di 3.200 tonnellate prodotte dalle aziende e dagli enti pubblici.
Osservando la ripartizione della raccolta a livello regionale, la Lombardia si colloca al primo posto tra le Regioni più virtuose (7.400 tonnellate di Raee domestici), seguita da Veneto e dall?Emilia Romagna rispettivamente con 3.380 e 3.140 tonnellate. Tra le città, invece, Milano supera Roma con oltre 2.800 tonnellate di rifiuti elettronici contro 2.061.
Sono dati molto positivi che segnalano un crescente interesse di cittadini e aziende verso la corretta procedura di raccolta di questa tipologia di rifiuti, tuttavia la strada è ancora in salita, come afferma Danilo Bonato, direttore generale di ReMedia:
«C?è ancora molto da fare affinché il nostro Paese possa raggiungere gli impegnativi target fissati per il 2019. Ci aspettiamo che la messa a regime dell?uno contro zero, introdotta dal decreto legislativo 49 del 2014, che prevede la possibilità da parte del consumatore di portare un Raee di piccole dimensioni (<25 cm) al negoziante senza dover acquistare un prodotto nuovo, faccia da traino all?aumento significativo della raccolta domestica nei prossimi anni.»