Un adolescente su tre è vittima di cyberbullismo, subendo minacce e insulti sia via SMS sia attraverso i social network: a lanciare l?allarme è la Società Italiana di Pediatria, promotrice di una recente indagine che evidenza come un terzo dei tredicenni subisca, o abbia subito, atti di bullismo virtuale.
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La ricerca “Abitudini e stili di vita degli adolescenti? ha coinvolto 2107 studenti delle scuole medie rivelando percentuali preoccupanti: se il 31% dei tredicenni maschi e il 35% delle coetanee è stato vittima di cyberbullismo, il 56% ha avuto compagni e amici che hanno subito azioni persecutorie.
A dilagare, inoltre, sono soprattutto gli atti di bullismo compiuti attraverso Facebook e altri social network (39,4%), seguiti dalle minacce inviate via chat (38,9%) o SMS (29,8%).
La SIP mette in evidenza come il cyberbullismo sia un fenomeno prevalentemente sommerso: le giovani vittime, infatti, tendono a difendersi da sole senza parlarne e chiedere aiuto a un adulto per paura di dover rivelare tutti i dettagli della loro vita così come compare sui social.
Il percorso da seguire per tutelare maggiormente i giovanissimi, secondo la SIP, si basa sul rafforzamento degli strumenti a sostegno degli adolescenti, favorendo l?apertura e la fiducia verso gli adulti ma anche programmando interventi di prevenzione nelle scuole.
«Non dobbiamo trascurare che – ha affermato il Presidente della Società Italiana di Pediatria Giovanni Corsello -, come risulta anche da una recentissima revisione della letteratura scientifica, il cyberbullismo ha conseguenze negative sulla salute delle vittime, tra le quali sindromi depressive, ansia, sintomi somatici, ed una maggiore propensione all?uso di droghe e comportamenti devianti. Non ci sorprende che i ricercatori siano arrivati a definire il cyberbullismo come ‘un problema di salute pubblica internazionale?.»
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SIP, Polizia di Stato e Facebook hanno steso un vademecum di consigli rivolti sia ai genitori sia ai più giovani per promuovere una “navigazione sicura?, prontuario che sarà diffuso negli ambulatori pediatrici associati alla Società Italiana di Pediatria.