L?appuntamento con le vaccinazioni in età pediatrica è quasi sempre causa di ansia per i genitori italiani, spesso poco informati e intimoriti dalle notizie diffuse in Rete riguardo gli ipotetici effetti collaterali dei vaccini, come l?autismo.
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Il Censis, con la ricerca “La cultura della vaccinazione in Italia? condotta in collaborazione con Sanofi Pasteur Msd e presentata in Senato, illustra come il 95% dei genitori faccia regolarmente vaccinare la prole, sottolineando tuttavia come il 22,4% si mostri poco fiducioso nei confronti dei vaccini. A creare confusione, invece, è la differenza tra le vaccinazioni obbligatorie e quelle raccomandate dal Sistema Sanitario Nazionale, tanto che l?11% dei genitori interpellato ammette di non ricordare esattamente la tipologia dei vaccini eseguiti. Solo i 79% dei genitori, inoltre, afferma di conoscere bene il calendario vaccinale.
I vaccini sono sicuri per il 70,9% dei genitori, ma un buon 61,7% teme che le vaccinazioni possano causare malattie gravi.
Il rapporto del Censis sottolinea il ruolo determinante svolto da Internet, al quale un crescente numero di famiglie si affida per reperire informazioni e orientarsi nella scelta: sono soprattutto le mamme e i papà under 35 ad affidarsi alle risorse della Rete per acquisire notizie relative ai vaccini, basti pensare che il 10,5% e il 7,8% ha effettuato la scelta di vaccinare o non vaccinare il proprio figlio solo basandosi sulle risorse del Web.
Se il 46,7% dei genitori cerca in Rete informazioni sui rischi dei vaccini, il 26,8% orienta la sua ricerca all?acquisizione di dati relativi ai vantaggi degli stessi. A essere maggiormente frequentati sono i siti istituzionali, i portali specializzati o scientifici, ma il 27% degli utenti si affida ai forum e ai blog e il 16% fa riferimento ai Social Network. Stando alle dichiarazioni rilasciate dagli intervistati, sono proprio le risorse social a mostrare un orientamento contrario alle vaccinazioni.
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Secondo Maria Concetta Vaccaro, responsabile welfare del Censis: «Assistiamo ad un crescente bisogno di informazioni da parte dei genitori che hanno bisogno di capire sempre di più sulla materia, anche perché l?informazione istituzionale è solo apparentemente soddisfacente e ha quindi bisogno di essere curata ulteriormente. Per questo occorre aiutare i genitori a selezionare le informazioni con le quali vengono in contatto.»