Le Università italiane non compaiono nella classifica dei 150 atenei migliori del mondo, graduatoria annuale stilata dal Jao Tong di Shangai che mostra come a predominare siano, ancora una volta, le strutture statunitensi.
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Le prime tre posizioni dell?Academic Ranking of World Universities (Arwu), infatti, sono occupate da Harvard, Stanford e Mit (Massachusetts Institute of Technology), mentre le Università della penisola compaiono solo oltre il centocinquantesimo gradino.
Se proprio nella posizione 151 troviamo Bologna, ancora più giù si collocano Milano, Padova, Pisa, La Sapienza di Roma e Torino.
Sono solo 21, inoltre, gli atenei italiani presenti in classifica, che dopo la 201esima posizione menziona il Politecnico di Milano e l’Università di Firenze, fino alla Normale di Pisa, Milano Bicocca, Federico II di Napoli e Roma Tor Vergata che figurano oltre il numero 301.
Più in generale, l?Italia si colloca al 18esimo posto della classifica generale delle Università mondiali ed è presente con 13 atenei nella lista delle migliori Università incentrate sugli studi matematici.
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La graduatoria Arwu si basa sull?analisi di alcuni criteri specifici, dalla qualità dell?insegnamento alla valutazione della performance di ciascun ateneo relativamente al numero degli studenti iscritti. Per l?ex Ministro Maria Chiara Carrozza, che ha commentato la classifica su Twitter, si tratta di uno strumento molto utile per capire dove investire di più.