PA social: nasce Cittadini su Twitter

di Teresa Barone

23 Settembre 2013 10:00

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La prima associazione in Italia dedicata ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche che scelgono la comunicazione innovativa.

Nasce a Firenze la prima associazione dedicata alla comunicazione tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini: si chiama Cittadini su Twitter e raggruppa giornalisti ed esperti di pronti a condividere con gli enti pubblici conoscenze ed esperienze in materia di social media e comunicazione digitale.

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Punto di riferimento per i Comuni ma anche per le imprese e le persone che, in misura sempre maggiore, utilizzano i canali digitali per entrare in contatto con la PA, l?associazione è guidata da Francesco Di Costanzo e prende vita proprio nella Regione che maggiormente rappresenta un territorio fertile per la digitalizzazione del dialogo tra gli enti pubblici e i cittadini, come dimostra il recente rapporto “Toscana digitale?.

«L’idea di fondo è quella di aiutare il ‘pubblico’ a comunicare in tempo reale, in modo efficace e raggiungendo una vasta platea. Un obiettivo a cui puntano un numero sempre maggiore di amministrazioni ed aziende pubbliche perché nel mondo 2.0 non basta più informare ma serve un vero e proprio dialogo con i cittadini e gli utenti attraverso i social network. Gli strumenti non mancano ma è necessario saperli usare bene, non basta ‘esserci’.»

Così si legge sulla home page del nuovo portale. Il nome dell?associazione fa riferimento in particolare a Twitter, definito come uno «straordinario alleato delle aziende di servizio e degli enti pubblici» e tuttavia basato su regole precise. Uno degli obiettivi del progetto è proprio quello di valorizzare le eccellenze del settore facendo in modo che rappresentino un esempio da seguire per le amministrazioni che scelgono la comunicazione innovativa.

=> Scopri l?account Twitter del MISE

È sempre Di Costanzo a illustrare alcuni dati rappresentativi della PA italiana su Twitter:

«Ad oggi gli account comunali non superano quota 400 su quasi 8100 e quelli delle aziende di servizio pubblico sono meno di 30 su centinaia di società, sono piccoli numeri ma con un trend di crescita sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.»