Open Source nella PA: le Province fanno meglio dei Comuni

di Teresa Barone

15 Maggio 2013 10:00

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I dati dell?Osservatorio Netics sulla diffusione dei software Open Source nella PA e nella Sanità a livello comunale, provinciale e regionale.

Qual è la reale diffusione dei software Open Source nella Pubblica Amministrazione locale e nell?ambito della Sanità italiana? Risponde al quesito il rapporto 2012 stilato dall?Osservatorio Netics, che ha analizzato l?operato di Comuni, Province e Regioni.

=> Scarica la guida al software Open Source per la PA

Secondo i dati contenuti nel documento la PA è ancora abbastanza indietro rispetto alle linee guida dell?Agenzia per l?Italia Digitale, tuttavia la situazione si presenta differente a seconda della realtà territoriale esaminata.

Sono le Province, infatti, a dare il contributo più cospicuo: sono 72 su 107 le amministrazioni provinciali che usano software Open Source, mentre la percentuale relativa ai Comuni si ferma al 39% dei Comuni.

=> Leggi da quando il software libero è una priorità della PA

Nelle Province le tecnologie Open Source vengono utilizzate principalmente per la gestione dei sistemi operativi server e per i database, in misura minore per le esigenze di mail server, applicativi verticali, office automation e sistemi operativi client.

=> Leggi la normativa sull?Open Source per la PA pugliese

Per quanto riguarda le Asl e le Aziende Ospedaliere della penisola, invece, solo il 19% utilizza le risorse Open Source, mentre nelle Regioni il ricorso a questo tipo di software è decisamente elevato (condiviso dal 75% delle amministrazioni) e finalizzato principalmente a favorire l?utilizzo di piattaforme di e-learning, nel 33% dei casi.