La tecnologia Wi-fi al?interno dei treni potrebbe essere molto rischiosa per la salute: questo l?allarme lanciato dal Codacons, che reputa le onde magnetiche ed elettromagnetiche usate nei convogli ferroviari potenzialmente dannose per le persone perché superiori ai valori massimi stabiliti dalla legge.
Il Codacons parla chiaro e nel suo esposto presentato alle Procure della Repubblica di Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, nonché ai Ministeri dell?Ambiente e della Salute, afferma a chiare lettere il potenziale dannoso per la salute del Wi-fi sia nei treni della rete Trenitalia sia nei nuovi Ntv.
Sarà il Tar del Lazio a pronunciarsi in merito alla richiesta portata avanti dal Codacons, che ha manifestato la necessità di introdurre misure mirate a tutelare i passeggeri proteggendoli dai rischi causati dall?esposizione alle onde elettromagnetiche. L?associazione, inoltre, ha chiesto che il Wi-fi venga disattivato nelle tratte ferroviarie caratterizzate dal superamento dei limiti imposti dalla legge.
«I dati registrati appaiono ancor più gravi se si considerano i limiti previsti dall?Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che ha inserito i campi magnetici come “possibilmente cancerogeni? quando superano il livello di 0,4 microTesla. In particolare i minori – come risulta anche da una circolare del Ministero dell?Ambiente – sono i soggetti più colpiti dalle onde elettromagnetiche, e quelli per i quali occorrono misure restrittive tese a tutelarne la salute.»
Entrando nel dettaglio dei dati diffusi dal Codacons, sul treno Frecciarossa i valori registrati hanno mostrato un superamento dei limiti pari al 588%, percentuale che sale fino al 6800% nei convogli Italo (le cifre si riferiscono rispettivamente alla tratta Milano-Roma e Roma Ostiense-Milano Porta Garibaldi).