Trenitalia nel mirino dell?Antitrust: pomo della discordia è uno spot diffuso dalla società per pubblicizzare la vendita di biglietti a 9 euro per viaggiare in tutta Italia, tariffe effettivamente quasi impossibili da reperire. L?Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Agcm) ha infatti giudicato lo spot come ingannevole, obbligando Trenitalia a cancellarne la programmazione sia sulla carta stampata sia sul Web.
Il provvedimento preso dall’Antitrust, al termine di un procedimento avviato in seguito a una segnalazione da parte di Altroconsumo, prevede anche una serie di impegni per Trenitalia nell?ottica di rendere trasparenti, chiare e fruibili dagli utenti tutte le informazioni relative alle offerte e alle tariffe operative.
I vincoli per Trenitalia non sono pochi, e tra questi compare l?obbligo di incrementare il numero di biglietti a prezzi scontati (9 euro, 19 euro, 29 euro) restando sempre entro il limite di 1 milione di biglietti al mese sulle tratte di media e lunga percorrenza.
Pena pesanti sanzioni, Trenitalia dovrà anche riorganizzare i contenuti de sito, come cita la sentenza dell?Antitrust che si appella al concetto di trasparenza informativa nella gestione delle vendite dei biglietti online.
«Riorganizzare e rivedere i contenuti grafici del sito internet entro 30 giorni dalla data di accettazione degli impegni. Inoltre, al fine di una maggiore trasparenza informativa a favore del cliente che vuole acquistare il biglietto online, verrà inserita nel sistema di prenotazione la dicitura “esaurita” in corrispondenza dell?offerta non più disponibile.»