Incrociare i dati degli archivi Inps e Inail per migliorare l’efficacia delle attività delle analisi del rischio, di ispezione e di controllo. Lo prevede un accordo sottoscritto nell’agosto scorso dai due istituti.
Questo scambio di dati ed informazioni è inquadrabile nel processo di razionalizzazione dell’attività ispettiva, avviato con il decreto 124/2004 che ha riorganizzato le funzioni di vigilanza in materia di lavoro e previdenza sociale, svolte anche dal personale degli enti previdenziali.
Dal punto di vista operativo con questa intesa, automaticamente rinnovabile, della durata di tre anni, Inail e Inps hanno concordato la reciproca disponibilità all’accesso ai dati all’interno della rete nell’ambito del Sistema pubblico di connettività (Spc – Dlgs 82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale”) e all’interno della rete intranet. Questa “condivisione” consentirà:
- La consultazione online dei dati resi disponibili da entrambi gli Enti attraverso un portale.
- La collaborazione applicativa secondo i protocolli standard previsti nel Spc che permettono l’accesso ai dati tramite l’interazione di componenti applicative delle parti.
- Servizi di fornitura massiva attraverso scambi di flussi su supporto informatico.
Si tratta in sostanza di uno strumento per la lotta all’evasione contributiva e al contempo per assicurare una migliore tutela della sicurezza del lavoratore.
Difficilmente potrà nascondersi agli ispettori un’impresa assicurata all’Inps ma non all’Inail, così come saranno facilmente evidenziabili le eventuali differenze retributive dichiarate ai due istituti.
L’economia sommersa rappresenta una notevole percentuale dell’attività economica italiana e la sua emersione potrebbe contribuire in modo sostanziale al risanamento delle finanze pubbliche.
L’accordo tra i due enti si inquadra nel Protocollo di intesa siglato in concomitanza tra Ministero del Lavoro, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate per lo scambio dati ed informazioni in materia di attività ispettiva. Nello specifico i dati oggetto di scambio sono i seguenti:
Banche dati Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- Dati anagrafici e specifici delle Comunicazioni Obbligatorie.
- Dati georeferenziati dei datori di lavoro.
- Calendario delle ispezioni.
- Verbali ispettivi.
- Dati degli illeciti penali.
Banche dati INAIL
- Dati anagrafici aziende.
- Dati classificativi aziende.
- Verbali ispettivi.
- Calendario delle ispezioni.
- Denunce di nuovo lavoro temporaneo.
- Dati delle richieste DURC.
Banche dati INPS
- Dati anagrafici aziende/datori di lavoro attivi.
- Dati delle ispezioni (verbali ispezioni avvenute o in corso (VGOO).
- Dati cassetto previdenziale.
- Calendario delle ispezioni.
- Lavoratori in godimento di trattamenti di sostegno al reddito {indennità disoccupazione, CIG, CIGS, contratti solidarietà, indennità mobilità, etc).
- Datori di lavoro beneficiari intervento CIG ordinaria, straordinaria, agricola, CIGS, mobilità, contratti di solidarietà, etc.
Banche dati Agenzia Entrate
- Dati anagrafici e dichiarativi.
- Verbali ispettivi.
- Dati di interesse emersi in sede di accertamento.
Si tratta certamente di un’azione concreta di politica fiscale che va a sostenere quanto già previsto nelle manovre finanziarie di luglio e agosto 2011 con il coinvolgimento anche delle amministrazioni locali.