Cookie Law: il caso Svezia

di Stefano Gorla

26 Luglio 2011 10:30

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La scadenza del 25 maggio 2011 è trascorsa e solo alcuni Stati EU hanno tradotto nella legislazione nazionale la Direttiva 2009/136/CE. In questo articolo esaminiamo la soluzione svedese.

Il documento svedese ci fornisce una definizione di base del COOKIE: «un file di testo che, quando un utente accede a un sito, viene memorizzato e nelle successive visite, recuperato dal computer dell’utente o altri dispositivi come gli smart phone. Il cookie è memorizzato in relazione ai file utilizzati dal browser del computer. Gli utenti di computer possono decidere facilmente, quando bloccare e cancellare i cookie memorizzati».

Esistono due tipi di cookie. I cookie proprietari vengono impostati dal dominio del sito indicato nella barra degli indirizzi. I cookie di terze parti derivano da altri domini che contengono elementi, come annunci pubblicitari, all’interno nella pagina.

Mediante i cookie i server possono conservare delle notizie sul client in maniera permanente salvando un file di testo, i cui dati saranno inseriti all’interno delle richieste HTTP successive fatte al server.

Alla prima richiesta di uno user-agent, il web server fornisce un feedback (=il set cookie) ed un header aggiuntivo (= il cookie), con la specifica di usarlo per ogni ulteriore richiesta al dominio a cui è legato. Il server assocerà questi dati ad informazioni sulla transazione eseguita in precedenza.

Lo scopo è quindi mantenere traccia degli interessi e della abitudini degli utenti della rete al fine di carpirne gli interessi e fornire gli annunci pubblicitari di potenziale interesse, senza però tener conto della privacy dell’utenza che viene costantemente spiata per poter proporre della pubblicità contestuale.