CyberCrime, l’Internet Kill Switch è la soluzione?

di Stefano Gorla

21 Luglio 2011 11:30

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L'approvazione da parte del Senato Usa di un provvedimento legislativo rafforzativo dei poteri del Presidente nei confronti del CyberCrime e l'azione italiana del Cnaipic ribadiscono la necessità di interventi preventivi per contrastare la pirateria.

Il presidente avrebbe bisogno dell’approvazione del Congresso nazionale per estendere un cyber-emergenza oltre il termine di 120 giorni. La normativa darebbe al “Department of Homeland Security” l’autorità che ora non ha per rispondere a cyber-attacchi.

La questione è rimbalzata in questi giorni anche in Italia, in occasione del Convegno organizzato dalla Polizia di Stato del 18 luglio 2011 dal titolo “il valore della sicurezza delle reti nel network delle grandi aziende nell’era della globalizzazione“.

Sullo scenario della Rete sono comparsi recentemente in modo palese le varie sfaccettature del complesso mondo degli “hacker“, che transitano dall’attivismo etico online (“hacktivism”) per giungere alla criminalità organizzata del cybercrimine. Forme diametralmente opposte ma che pongono problemi in relazione sia alla sicurezza che alla privacy, indipendentemente dagli obiettivi che perseguono.

In Italia clamoroso è stato l’accesso ai conti correnti di Poste Italiane da parte degli Anonymous italiani, dimostrando le lacune della sicurezza informatica e ponendo l’interrogativo del valore del “down” di un servizio pubblico.

Anonymous in Italia ha preso a bersaglio oltre alle Poste anche Eni, Finmeccanica, la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, il sito del Governo Italiano, l’AGCOM e 18 Università Italiane.