Codice del Turismo le principali novità per le PA

di Stefano Gorla

1 Luglio 2011 14:00

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È entrato in vigore il 21 giugno il Codice della normativa statale che riordina la normativa del mercato del Turismo. Una panoramica delle novità principali introdotte nel settore.

Il DSCT è la struttura di supporto al Presidente del Consiglio (o al Ministro delegato) per l’esercizio delle competenze statali in materia di turismo, attribuite al Presidente del Consiglio dei Ministri dall’art. 1, comma 19 bis, del decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, così come modificato dall’art. 15, comma 5, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n.286.

Non rappresenta una novità anche la Conferenza Nazionale del Turismo che l’art 56 riprende dall’art. 3 della L. 135/2001, “indetta dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato almeno ogni due anni ed è organizzata d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano”.

Trova conferma con l’art.57 anche l’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) che ha il compito di provvedere alla promozione turistica all’estero dell’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale.

La novità è invece costituita dall’art. 59 che introduce il Comitato permanente di Promozione del Turismo in Italia, partecipato da tutti i soggetti pubblici e privati del sistema turistico (Ministero del turismo ed eventuali altri Ministeri che potranno essere di volta in volta coinvolti, territorio, enti locali e imprese).

Allo stato attuale la mancanza di questo organismo ha portato le Regioni a sviluppare una programmazione turistica nel territorio di propria competenza senza un coordinamento sinergico per favorire la promozione di un’offerta turistica nazionale.