Il programma di cooperazione tra Regione e ministero dello Sviluppo economico per la diffusione della banda larga in Piemonte è stato approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta della presidente e degli assessori all?Agricoltura e all?Innovazione.
L’accordo comporta un onere economico di circa 15 milioni di euro, coperti per 6 milioni dal ministero, per 7 dalla Regione con i fondi del programma di sviluppo rurale del Piemonte 2007-2013 e relativo gettito Iva.
I tempi tecnici per l’avvio e la successiva realizzazione delle infrastrutture non saranno rapidissimi ma, nella peggiore delle ipotesi, entro il 31 dicembre del 2015, tutti gli interventi sui territori interessati dovranno essere ultimati.
Il Piemonte gode già di una copertura a banda larga pari a 1.155 Comuni su 1.206 mentre solo il 3,1 per cento della popolazione risulta afflitta da “divario digitale“. Un risultato di tutto rispetto se paragonato alle altre regioni italiane; situazione che verrà migliorata ulteriormente a vantaggio delle poche zone completamente escluse dalla connettività a banda larga.
Si tratta dei 192 comuni piemontesi che potranno avvalersi di una velocità di trasmissione dati (in download) pari a 20 Mbit/s. A livello nazionale, il Piemonte è già leader per utilizzo della banda larga (45,5 contro il 31 per cento delle famiglie e 90,1 contro l’81 per cento delle imprese).
Nell?ambito del Piano regionale per lo sviluppo della banda larga (programma Wi-Pie), sono già stati realizzati interventi infrastrutturali per un valore complessivo di 30 milioni di euro: si tratta di una dorsale multiservizio in fibra ottica che permette l?accesso veloce ad Internet a Pubbliche Amministrazioni, cittadini, imprese, atenei e mondo della ricerca.
A fianco delle tradizionali soluzioni basate sulla rete telefonica, si è affermata anche una copertura a banda larga da parte di operatori senza fili, che ormai, sia per territorio coperto che per capacità offerta, è divenuta una valida e importante alternativa all?Adsl, specialmente nelle aree rurali.