Telecom Italia ha già scelto il nome: sarà “Cubovision“, progetto che verrà presentato mercoledì e che, nelle intenzioni dell’azienda guidata da Franco Bernabè, ambisce a trasformare il modo in cui vediamo la tv.
Ad anticiparlo è stato proprio l’Amministratore delegato di Telecom, durante un’intervista alla trasmissione Rai “In mezz’ora“, spiegando che il progetto consentirà, tramite una sorta di decoder unico, la completa convergenza tra Internet, digitale terrestre e tv interattiva.
Una volta tanto, il target di riferimento iniziale non sarà il fruitore di massa, ma quello un po’ più evoluto che appartiene alla cosiddetta “comunità di Internet”. Insomma, a fare da test sarà l’utente che non si limita a premere un pulsante sul telecomando, quello che tende a sfruttare, criticandole, tutte le caratteristiche degli oggetti tecnologici.
In particolare, CuboVision sarà un set top box, con hard disk da 500 GB, che supporta numerosi servizi video via Internet: una sorta di media center con cui usare video on demand (VoD), vedere la Tv via Internet (Web Tv), avere servizi personalizzati di informazione (MyMedia) e utilizzare il digitale terrestre interattivo (iDTT).
Bernabè ha chiuso l’intervista mostrando tutte le proprie perplessità sul futuro piano per la banda larga che prevede una nuova società partecipata da tutti gli operatori e sull’ipotesi di scorporo della rete nazionale posseduta dall’azienda.
È ormai chiaro che Telecom Italia non pensa più ad un broadcasting che utilizza canali separati e indipendenti, ma sta puntando tutto sulla convergenza, ovvero palinsesti personalizzati via Internet su qualsiasi device connesso: una strada già imboccata attraverso il progetto “Dynamic Tv“, che confluirà probabilmente in quello del Cubovision.