Venezia, una città in rete: i dati di un’indagine sull’uso del Web

di Marina Mancini

29 Gennaio 2009 12:00

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Il Vice-sindaco di Venezia fa il punto sui servizi tecnologici attivati e su quelli da attivare prossimamente, ed intanto una ricerca spiega quanto Venezia sia una città in rete

A chiusura del work shop "A Venezia si può innovare. Venezia una città in rete", il vice sindaco della città lagunare, Michele Vianello, ha annunciato che entro la prossima primavera sarà completata l’installazione di 74 km di cavi di 110 fibre ottiche con un accesso a banda larga per ogni abitante.

Il vice sindaco ha poi aggiunto che verranno installati oltre 600 hot spot su tutto il territorio comunale per l’accesso gratuito a Internet ed ampliata ancora di più la gamma di servizi in rete.

Tra le altre novità annunciate “Venice connected“, il progetto che gestirà, attraverso la rete, il flusso turistico di Venezia prenderà il via dal primo febbraio.

Questa rivoluzione tecnologica che investe la città di Venezia, voluta
dall’amministrazione Cacciari, si evince anche dai dati della ricerca
commissionata allo studio Coses, tesa a verificare il grado di utilizzo, confidenza e aspettativa rispetto ad Internet, dei cittadini e dei dipendenti del Comune di Venezia, presentato nel corso del workshop che si è tenuto a Palazzo Franchetti su "Venezia città in Rete".

I risultati delle indagini sono confortanti sulla diffusione dell’uso di
Internet: oltre il 60% delle famiglie (69% sul campione) ha una connessione domestica, tra i dipendenti del Comune, una avanguardia di utilizzatori della rete (a casa e al lavoro) si raggiunge l’89%; dei cittadini il 56% si connette ogni giorno mentre i dipendenti comunali raggiungono l’85%.

Dallo studio del Coses emerge che Internet viene utilizzato da chi naviga
soprattutto per la posta (valori tra il 93% e il 99%), motori di ricerca
(95%-100%), informazione sui prodotti (88%-94%), consultazione dei media
(54%-71%), per i viaggi (60%-70%).

Spazio anche alla socializzazione: i veneziani utilizzano blog, chat, forum,
social network e YouTube, in percentuale che si aggira attorno al 20% per
i cittadini e che sale al 38% per i comunali più avanzati.

Promettente anche il ricorso alla tecnologia per dialogare con la PA. La
sintesi della ricerca è disponibile online così come la
presentazione del vicesindaco Vianello
.