Tele2 ha limitato la connessione ADSL dei propri utenti per quanto riguarda il peer to peer, senza mai specificare la possibilità di prendere provvedimenti del genere in maniera chiara e diretta sul contratto.
Per questo l’associazione dei consumatori Aduc ha denunciato l’azienda e, dopo un anno di istruttoria, si è arrivati alla multa comminata dall’Antitrust, pari a 60mila euro. Una cifra che però non convince l’Aduc, perché ritenuta troppo bassa, anche se in una nota l’associazione dichiara che si tratta comunque di «una condanna importante».
La questione, in realtà, si presenta da anni nel mondo dei cibernauti, che attraverso forum e blog si sono lamentati delle limitazioni imposte da Tele2 per le connessioni peer to peer. Da parte sua l’azienda ha dichiarato diverse volte alla stampa di limitare la velocità ma non lo ha mai chiaramente scritto nei contratti proposti agli utenti né sul sito ufficiale. Contratti che venivano molto spesso sottoscritti anche perché convenienti rispetto alle offerte sul mercato.
La condanna dell’Antitrust, oltre alla multa in sé, mira infatti a rendere più trasparenti le regole che sottostanno ai contratti di connessione web, da parte di tutti i fornitori. Contemporaneamente, però, basterà specificare a chiare lettere le limitazioni sul contratto per renderle, all’attuale verifica dei fatti, lecite a tutti gli effetti.
Negli Usa, invece, l’Authority delle telecomunicazioni nazionale ha espressamente vietato ogni tipo di limitazione o blocco attuato sul peer to peer, in quanto vige il principio che ogni bit deve essere considerato uguale dalle aziende che offrono servizi di connessione. In Italia l’Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) potrebbe pronunciarsi in proposito fissando delle regole per definire una volta per tutte la questione.