Solo il 45% della velocità pubblicizzata dagli Isp britannici: a questo ammonta la velocità media di una connessione a banda larga nel Regno Unito, che equivale a 3.6Mbps (megabit al secondo). Sono i risultati del primo test di velocità effettuato dall’authority britannica per le Tlc Ofcom, e reso noto ieri.
Il test viene considerato da Ofcom «uno dei più sofisticati e approfonditi test mai fatti in quest’ambito» e secondo i parametri rilevati dall’authority la velocità media nel Regno Unito è ancora «significativamente inferiore» a quella promessa da molti pacchetti pubblicizzati dagli operatori.
In particolare, nelle ore serali, un ulteriore 30% di connessioni cade, a causa del picco massimo di accessi che si registra durante la sera. Secondo l’analista Ian Fogg, «Questo suggerisce che è presente una congestione sulla rete degli Isp, oltre ad altri fattori che fanno ritenere che la banda nel Regno Unito è più lenta di quanto potrebbe essere».
Questo test è stato avviato dopo l’approvazione di un nuovo codice di condotta imposto da Ofcom agli operatori di Tlc, allo scopo di tutelare gli utenti rendendo più trasparenti le reali velocità di connessione offerte. In particolare, il nuovo codice invita gli Isp a informare i loro utenti con maggior chiarezza sulle performance reali della connessione a banda larga che viene loro offerta.
Tra le novità introdotte dal codice, segnaliamo la presentazione, al momento della stipula del contratto, di stime reali e accurate sul servizio broadband offerto, la spiegazione chiara e dettagliata dei motivi che potrebbero rallentare la connessione e l’offerta di un pacchetto alternativo, che è possibile sottoscrivere senza pagare penali, se la velocità risulta molto più bassa di quanto pubblicizzato e stimato nel contratto. Da evidenziare che tutti gli operatori britannici hanno sottoscritto questo codice di condotta.