Linee di intervento
Il piano prevede un’ampia analisi sull’opportunità di interventi per sviluppare tutte le potenzialità della banda larga e le modalità in cui la Regione intende operare per eliminare il Digital Divide che si sintetizzano in 3 linee di azione:
- la realizzazione di una dorsale regionale pubblica ad altissima capacità di trasmissione;
- realizzare un sistema di proprietà pubblica per i servizi wireless soprattutto per le aree interne;
- stimolare gli operatori privati di telecomunicazione, favorendone le condizioni di accesso e investimento, a insediarsi nei territori anche poco remunerativi a livello di mercato e fornire servizi di banda larga alle imprese e ai cittadini.
Risorse finanziarie
Per sviluppare tale politica suddivisa in fasi temporali (2010 e 2012), il Piano fa il punto sullo stato attuale delle risorse finanziarie disponibili che, dati i tempi di medio periodo previsti per l’espletamento di tutte le azioni, potranno essere reperibili anche in più tranche di finanziamenti e con più strumenti normativi. Al momento la Regione può contare sulle misure specifiche previste dal P.O.R. FESR “Competitività ed occupazione” (2007-13) che mette a disposizione per la P.F. Informatica 24, 2 milioni di euro. A questi si devono aggiungere altri 13 milioni (Accordo con l’ex ministro Gentiloni, distinti in 5 per l’anno in corso e 8 per il 2009). Per il primo periodo il F.A.S. (risorse che sono destinate alle aree sottoutilizzate e che finanzia principalmente investimenti infrastrutturali e che verrà sottoposto a breve all’approvazione del Consiglio), impegna come cofinanziamento altri 8 milioni di euro.
A livello temporale si prevede per la prima fase, identificata nell’intervento per eliminare il “Digital Divide” di prima generazione una spesa di 38.9 milioni di euro di cui 9.8 solo per la costruzione delle dorsali in fibra ottica (230 km interessati), mentre la seconda fase, eliminazione del “Digital divide” di seconda generazione sono stimati 11,4 milioni di euro (accessi wired, wireless e spese di gestione).
Il territorio e le priorità
La regione Marche ha 246 comuni ed ha raggiunto nel 2007 una copertura del 90% della popolazione ivi residente che può usufruire della linea ADSL e tale dato la colloca al 9° posto in Italia. Questo semplice dato è però insufficiente per valutare la situazione di fatto e in quanto tempo almeno il digital divide di prima generazione possa essere eliminato. Infatti, è indispensabile verificare lo stato delle reti di telecomunicazione che servono le zone attualmente non raggiunte dalla copertura ADSL. A tal fine è indispensabile conoscere la diffusione della fibra ottica dalla centrale telefonica alla rete di trasporto e per la rete fissa la carenza o meno di apparati DSLAM (necessari per attivare la connettività a banda larga tra la centrale telefonica e l’utente finale).
Queste carenze e la loro ampiezza determineranno i tempi e la quantità di risorse finanziarie per raggiungere gli obiettivi entro il 2010. Le analisi a livello geografico, combinate dalle indagini prodotte nelle fasi preliminari della redazione del Piano con il concorso degli Enti Locali e quelle effettuate da Infratel sul digital divide hanno suddiviso i comuni in 3 tipologie di priorità in funzione della percentuale di copertura relativa alla popolazione.