Agcom: al via 14 progetti del programma “Infrastrutture e servizi a banda larga”

di Giulia Gatti

24 Ottobre 2008 15:10

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L'Agcom ha assegnato a una serie di istituzioni accademiche l'avvio di 14 progetti di ricerca nell'ambito del programma "Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga", con un budget di 50.000 euro per ognuno dei progetti

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha dato il via libera alla realizzazione di 14 progetti di ricerca – assegnati a istituzioni accademiche – nell’ambito del programma Infrastrutture e servizi a banda larga e ultra larga.

La gara è partita lo scorso luglio e prevede tre macro aree, pensate per analizzare le condizioni tecniche, economiche e giuridiche per la realizzazione di reti e servizi a banda larga in Italia.

Per ogni progetto vincitore è previsto un finanziamento massimo pari a 50.000 euro, in tutto 700.000 euro complessivi. In risposta al bando sono state presentate otto offerte da Università (anche consorziate tra loro) e centri di ricerca, che corrispondono in tutto a 67 progetti.

In dettaglio: l’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con il Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Siena, Università Roma Tre e Imperial College di Londra, è assegnataria di 5 Work Package; l’ Università Federico II di Napoli è assegnataria di 5 progetti; l’Università di Roma Tor Vergata, insieme al Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano, Università di Cagliari, Luiss Roma, Università di Napoli, Università Roma Tre, è assegnataria di 3 Work Package; il CERADI – Centro di ricerca per il diritto di impresa – della Università Luiss Guido Carli è assegnatario di un Work Package.

Per quanto riguarda l’inizio delle attività di ricerca, la data prevista è il prossimo mese di novembre, e la consegna dei risultati dei lavori dovrà pervenire entro la prossima estate.

L’Agcom ha espresso grande soddisfazione per i progetti presentati e ha sottolineato che si tratta di un «impegnativo programma che sarà realizzato insieme al meglio della cultura accademica in materia, ritiene che i progetti rappresenteranno uno stimolo per la ricerca in un settore così rilevante per l’economia italiana, un importante strumento per la definizione di regole e modalità di intervento volte a promuovere innovazione e concorrenza e, infine, un utile riferimento per tutte le imprese del settore».