La World Bank premia il Politecnico di Torino

di Roberta Donofrio

14 Ottobre 2008 12:00

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Il progetto iXem sperimentato dall'ateneo piemontese vince il premio della Banca Mondiale per lo Sviluppo per sostenere l'innovazione tecnologia nelle aree povere dell'America latina

La Banca Mondiale per lo Sviluppo ha conferito al Politecnico di Torino il premio “Innovation for Inclusive Development” per il progetto iXem.

Il concorso è stato promosso a giugno dalla l’Inter-American Development Bank, organismo della BMS che fornisce consulenza finanziaria ai paesi dell’America Latina e dei Caraibi, con l’obiettivo di coinvolgere associazioni e università di tutto il mondo nella realizzazione di un progetto di ricerca per l’innovazione tecnologica.

Il Politecnico di Torino, sotto la guida del professor Daniele Trinchero, del Dipartimento di Elettronica ha presentato il progetto iXem, che prevede la copertura con banda larga della zona amazzonica più povera dell’Ecuador per fruire di servizi di telemedicina e formazione a distanza. La soluzione è in realtà un adattamento del sistema di collegamento sperimentato al rifugio Capanna Margherita, sul Monte Rosa, che copre un’area di circa 300 chilometri garantendo una buona connettività Internet e la visualizzazione di immagini ad alta risoluzione.

«L’obiettivo è sviluppare dorsali di comunicazione con una tecnologia povera ed a basso consumo – dice il professor Daniele Trinchero – Siamo in grado di riprogrammare un comune pc che, una volta collegato ad un’antenna, si trasforma in un trasmettitore. In questo modo, può assumere il ruolo di access point all’interno di una rete. Il basso costo e la facilità di utilizzo e di manutenzione rendono il sistema ideale per paesi con poche risorse economiche».

Dei 141 progetti presentati da Paesi sudamericani, statunitensi ed europei, solo 4 si sono aggiudicati il riconoscimento della giuria internazionale e il finanziamento compreso tra 30.000 a 100.000 dollari per la progettazione e sperimentazione delle proposte.

L’ateneo Piemontese è l’unico progetto europeo vincitore, gli altri premi sono stati assegnati ad Unicef, al MIT di Boston e all’Università della Bolivia.