Secondo i risultati di una nuova ricerca commissionata da Cisco sulla qualità delle connessioni a banda larga, i paesi con Internet veloce hanno una marcia in più dal punto di vista dello sviluppo economico.
Sono stati analizzati 42 paesi Europei, del Nord America, OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) e BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) da un gruppo di studenti MBA dell’Università di Oxford e dal Department of Applied Economics dell’Università di Oviedo.
A livello europeo, Svezia e Paesi Bassi risultano dotati di connessioni a banda larga veloci e di grande qualità, grazie agli investimenti fatti per l’aggiornamento di reti in fibra e cavo. Oltre a questo, si evidenzia una realtà economica competitiva con l’appoggio degli enti governativi.
Secondo la ricerca, più della metà dei 42 paesi analizzati hanno connessioni broadband perfette per l’utilizzo delle più comuni applicazioni web, ma alcuni paesi importanti, come Inghilterra, Spagna e Italia, sono in media al di sotto di tale soglia.
A livello mondiale il “vincitore” è il Giappone, che ha raggiunto il maggior punteggio per quanto riguarda la qualità rispetto agli altri 42 paesi ed è l’unico al momento pronto ad affrontare la richiesta che ci sarà nel corso dei prossimi cinque anni, con l’avvento dei servizi Web di futura generazione.
Il punteggio BQS (Broadband Quality Score) per ciascun paese è stato determinato grazie a una formula che ha misurato i requisiti di qualità presenti in alcune applicazioni comuni, come il download di musica, il social networking, lo streaming video e la chat video.