Viviane Reding, commissario europeo per le tlc, ha un obiettivo ben preciso: far scendere il costo delle comunicazioni mobili del 70% rispetto all’attuale livello. Come? Attraverso la regolamentazione delle tariffe di terminazione.
Una decisione, questa, che sta facendo parlare molto di sè e si sta portando dietro non poche critiche. Vodafone, ad esempio, sulle pagine del quotidiano inglese Financial Times, ha avviato un vero e proprio “scambio di corrispondenza” con la Commissione Ue.
Secondo le stime dell’operatore mobile, una riduzione dei costi del 70% non farà altro che portare molti europei (si stima 40 milioni) a rinunciare all’utilizzo del cellulare, per via degli aumenti che di conseguenza dovranno applicare gli operatori.
Per la Commissione, però, le affermazioni portate avanti dall’operatore sono giudicate «eccessivamente semplicistiche». «Se i consumatori non gradiranno simili piani tariffari, ci sono diversi concorrenti sul mercato che saranno felici di attrarli con tariffe più vantaggiose», ha affermato Martin Selmayr, portavoce del commissario Reding.
Sulla vicenda, dunque, ci sarà ancora molto di che parlare.