Molte delle abitudini quotidiane di ognuno di noi sono state profondamente modificate con l’avvento delle nuove tecnologie della comunicazione, prima fra tutte la diffusione della rete Internet alla quale affidiamo ormai quasi ogni forma di conoscenza. Internet ha infatti enormemente allargato l’accesso alla conoscenza, modificando il modo di comunicare, informare e anche studiare. Basti pensare che fino a qualche anno fa le ricerche scolastiche avvenivano tramite la consultazione di enormi libri e enciclopedie; similmente le ricerche universitarie avvenivano passando lunghe ore all’interno delle biblioteche. Oggi invece bastano pochi click per accedere, tramite un pc collegato a Internet, a ogni tipo di informazione disponibile in modalità remota e distribuita.
Con il cambiamento dei processi di comunicazione del sapere e quelli della loro acquisizione sono stati messi in discussione anche i modelli istituzionali tradizionali della scuola e dell’università. Concentrando l’attenzione sul caso universitario, molti dei meccanismi si sono evoluti passando alla versione telematica. Le bacheche con affissi gli avvisi dei professori, degli orari delle lezioni nonché dei risultati degli esami stanno diventando gradualmente sempre più un ricordo. Questo tipo di informazioni sono ormai quasi del tutto (in alcuni casi esclusivamente) reperibili online.
Un’evoluzione senza ombra di dubbio utile per gli studenti che non devono più fare, ad esempio, interminabili file per fotocopiare le preziose dispense del corso, potendole scaricare direttamente da casa dal proprio PC; oppure fuori dall’ufficio del professore per porre delle domande, potendo in alternativa mandare una semplice email.
Se molto del materiale è ormai reperibile online e la rete è diventata uno strumento fondamentale per la propria formazione, nasce l’esigenza da parte dell’istituzione universitaria di nuove funzioni e strumenti atti ad espletarla. Tuttavia vi sono ancora istituti in grave ritardo sul fronte della connettività wireless. Cerchiamo di capire, attraverso un’analisi dell’attuale situazione delle connessioni Internet nelle università, che tipo di supporto forniscono agli studenti gli atenei italiani. In particolare passiamo in rassegna le varie esperienze degli atenei italiani in merito alla diffusione della rete WiFi.
Il Centro Studi della Fondazione Crui (la Conferenza dei Rettori delle università italiane), nell’ambito di una convenzione siglata con il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha recentemente effettuato un’indagine proprio sulla diffusione della rete wireless nell’ambito del sistema universitario italiano, osservandone anche i relativi servizi erogati, le criticità e le prospettive di sviluppo.
L’indagine è stata realizzata mediante dei questionari a cui oltre l’80% degli atenei ha risposto, garantendo un quadro piuttosto significativo del sistema universitario e un’adeguata attendibilità dei risultati ottenuti. Da questi emerge che a spendere maggiormente per dotarsi di reti wireless sono le università del nord-ovest d’Italia, dove il 67% degli atenei garantisce una copertura per oltre la metà delle sedi. Cosa che avviene solo nel 42% delle università del sud.