Il Consortium GARR (Gestione Ampliamento Rete Ricerca) ha presentato, durante il workshop tecnico tenutosi all’Università statale di Milano dall’1 al 4 aprile, il progetto per il network della ricerca di prossima generazione.
Il Consortium, che gestisce la rete nazionale per la ricerca e l’istruzione, ha già in mente “GARR-X”: quella che sarà la rete telematica multi servizio di prossima generazione. Ancora una volta, l’infrastruttura poggerà su una tecnologia che sfrutta la fibra ottica e verrà gestita direttamente dagli esperti ricercatori.
«È più di un anno che i nostri esperti lavorano al progetto – afferma Enzo Valente, direttore del GARR – una volta realizzato, GARR-X porterà una vera e propria rivoluzione, a partire dal fatto che sarà la comunità della Ricerca, attraverso GARR, a controllare direttamente la fibra».
«GARR-X è il coronamento di un lavoro continuo che la comunità scientifica italiana ha iniziato negli anni 80 quando ha portato Internet in Italia e ha reso la rete italiana la prima in Europa. Ci auguriamo che con GARR-X, grazie al sostegno governativo, la rete Internet italiana possa ritornare ad essere una delle prime reti in Europa», ha aggiunto Orio Carlini, presidente del comitato tecnico scientifico del Consortium.
GARR-X diventerà operativa a partire dalla seconda metà del 2009 e sostituirà progressivamente l?attuale infrastruttura di rete GARR-G offrendo, sin dal primo anno di esercizio, capacità 40 volte maggiori dell’attuale. Ciò sarà possibile grazie all’utilizzo della fibra ottica non solo sulla dorsale, ma anche nei tratti di rete più vicini all’utenza.
Grazie alla collaborazione con Università e Pubbliche Amministrazioni Locali, verrà inoltre favorito lo sviluppo e l?integrazione nel progetto delle altre reti già esistenti su tutto il territorio nazionale (scuole, musei, biblioteche, accademie, conservatori).
GARR-X è nato dalla constatazione del rapido aumento della domanda di banda e di servizi avanzati end-to-end. La sua realizzazione comporterà inoltre un vantaggio in chiave anti digital-divide: portare la fibra fin dentro gli edifici significa infatti combattere efficacemente le differenze territoriali nella disponibilità di servizi e nelle modalità di accesso, fornendo un efficace supporto alle attività di ricerca e formazione su tutto il territorio nazionale.
È di questo parere Mauro Nanni, responsabile delle reti dell?Istituto Nazionale di Astrofisica, il quale ha sottolineato: «Molte delle nostre stazioni osservative sono collocate in luoghi isolati, lontani dalle grandi città; le reti che andiamo a realizzare con GARR-X per essere collegate impongono di creare infrastrutture che gli operatori di telecomunicazioni potranno utilizzare per fornire servizi anche in zone attualmente non raggiunte dalla larga banda. Inoltre le dorsali di GARR-X potranno servire Università, scuole e biblioteche che saranno collegate alle reti metropolitane ed alle reti regionali che le Pubbliche Amministrazioni stanno progettando e realizzando in molte aree del nostro paese».