Grid computing, un passo verso l’oriente

di Stefano Giovinazzo

5 Marzo 2008 09:00

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La rete del futuro sta crescendo in direzione Cina e India grazie al sostegno dell?Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Siamo sempre più vicini alla nuova rivoluzione dell'IT, il calcolo condiviso?

Nei prossimi decenni Internet sarà targato Grid e avrà una sua ulteriore evoluzione. Lo straordinario collegamento tra computer destinato in futuro segnerà, secondo gli esperti, il passaggio di testimone dal modello attuale di Internet al Grid computing, la capacità di condividere ed utilizzare la potenza di elaborazione di una serie di computer, tipicamente server, collegati in rete tramite le infrastrutture del web.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, grande ente di ricerca italiano, diventa ancor di più protagonista di questa rivoluzione nelle tecnologie di comunicazione: la rete Grid infatti si sta affacciando con velocità, è proprio il caso di dirlo, in Oriente.

Durante la recente “Eu-India Grid Conference: Paving the Ground for a Grid-enabled e-Science Community” di Bangalore, in India, sono intervenuti ricercatori, esponenti delle maggiori aziende interessate, esperti dei governi, delle strutture pubbliche e delle grandi organizzazioni internazionali, associazioni scientifiche ed economiche europee, indiane e di altre zone del pianeta. In questo quadro istituzionale, è stato tirato il bilancio della collaborazione tra Europa e India per lo sviluppo di questa straordinaria potenzialità tecnologica.

La sfida del futuro.

«Quando entrerà in funzione il nuovo acceleratore di particelle di Ginevra, Lhc, il totale (in bytes) di tutte le comunicazioni del pianeta raddoppierà. Non è e non sarà possibile elaborare tutti questi dati nemmeno con i singoli supercomputer esistenti. Serve una nuova rete di calcolo e di servizi diffusa sul pianeta. E la Grid, appunto, la nuova, grande rete mondiale che unisce già migliaia di computer e che sta raggiungendo anche le nuove potenze economiche orientali, integrando ancora di più le comunità scientifiche di India e Cina con quelle europee e mondiali».

È con queste parole che l’Infn tenta di spiegare le finalità di questa collaborazione. L’Ente di ricerca guidato da Roberto Petronzio ricopre un ruolo di primo piano in questo progetto.

Assieme al laboratorio europeo di fisica del Cern, infatti, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si pone «tra i principali promotori mondiali dell’infrastruttura che permette la cooperazione nel mondo scientifico attraverso la Grid. In particolare, l’Infn e’ il coordinatore dei progetti europei che stanno spingendo per ampliare la collaborazione con il resto del mondo: EUChinaGrid EU-IndiaGrid, EumedGrid (Cina, India, area del Mediterraneo)».