Modello SIC1 per diffondere la banda larga

di Stefano Pierini

12 Marzo 2008 09:00

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SIC1 procede a gonfie vele con il progetto per la diffusione della banda larga nel Comune di Chiaravalle. Un ottimo esempio per tutti i piccoli Enti. Vediamo come funziona

Il Progetto

Le analisi elaborate dal team informatico per sviluppare un progetto di successo, hanno individuato una sequenza di fattori valutativi di seguito elencati:

  • la risoluzione di un fattore critico non deve creare conseguenze agli altri;
  • necessita accontentare tutti i partecipanti;
  • deve essere applicabile subito, creare sviluppo tecnologico, durare nel tempo;
  • deve essere replicabile, alle stesse condizioni, in qualsiasi territorio;
  • deve essere compreso, pertanto va accompagnato con strumenti divulgativi mirati ai vari target obiettivo.

Aggregazione fra Enti

Per il buon esito l’aggregazione delinea 2 strategie: la condivisione e il ruolo attivo del Comune. Il progetto deve coinvolgere un pull di aziende, meglio se di livello nazionale o internazionale; queste devono individuare un prodotto di eccellenza e offrirlo a costi e/o modalità esclusive e su larga scala costituirà un sistema di qualità che è il fine del progetto. Se il prodotto/servizio elaborato ha le precedenti caratteristiche, sarà notevolmente più agevole offrirlo nel territorio, aumentando pertanto la qualità prodotta; in tal senso la redditività potrà migliorarlo e riprendere il ciclo a condizioni vantaggiose, sia per il produttore, che per il territorio in cui viene offerto. Siccome è il Comune che lo offre, anche la sua immagine ne risulta migliorata. Il rispetto della dimensione locale e di uno sviluppo sostenibile è garantito dagli accordi con le aziende nazionali, che utilizzeranno per le produzioni le aziende insediatesi a livello locale. Questo ciclo di interscambi costituisce uno strato orizzontale, che avendo subito per giungere alla sua completa definizione n.9 diverse modificazioni, ha dato origine ai progetti A9 di SIC1 S.r.l. (marchio identificativo di un modello metodologico).

La Nascita: il primo Progetto A9.Community

Nel 2005 il Comune di Chiaravalle emise un bando per consentire alle famiglie di alcuni Comuni marchigiani di utilizzare Internet con linea ADSL, 24 ore su 24, con cavo dati e banda minima garantita a 9? al mese. In tale anno le varie promozioni delle Società di Telecomunicazioni, non consentivano tale tipo di prezzo/consumo (il costo era almeno il doppio) e il bando fu indirizzato prioritariamente a quelle famiglie che avevano dei figli studenti (universitari, iscritti agli istituti Superiori) e che pertanto potevano avere un maggior bisogno nell’uso di Internet. Nacque così il primo rapporto (ovviamente iniziale) di ICT/servizi con alcuni cittadini di Chiaravalle, con il nome di A9 ADSL (Community). Una smart card, un modem e una pagina predefinita, nessun altro vincolo; alcuni piccoli banner promozionali e gradualmente la presenza di 22 aziende commerciali che promuovono agli utenti alcuni prodotti di qualità a prezzi particolarmente convenienti.

TELECOM fu scelto come partner fornitore di banda e la sperimentazione fu fatta oltre a Chiaravalle anche in altri quattro Comuni limitrofi (Monsano, Castelplanio, Castelbellino e Sassoferrato). Nella pagina iniziale oltre ai banner si è inserito il banner del sito comunale onde favorire, gradualmente, l’approccio online dei servizi amministrativi, informativi della PA; oltre a ciò si decise di offrire anche una card servizi. Il nome A9 (che è un marchio identificativo di un modello metodologico) venne dato perchè il Progetto presentava diverse azioni integrate in un modello di sistema (attività comprensoriale, pool di aziende, utenze private, servizi di quartiere, ecc.) ed ha avuto “9” diverse modificazioni dalla logica originaria; ecco il motivo della scelta del nome. Il successo dell’iniziativa (nel 2005 TELECOM l’ha premiato come miglior Progetto dell’anno e ne hanno parlato giornali nazionali e regionali) è stato avvallato da molti Comuni limitrofi e di altre Regioni con la richiesta di estenderlo il più possibile nel territorio. Tali richieste hanno indotto il Comune che non pensava ad un impatto così forte e rapido a creare una S.r.l. pubblica dal nome SIC1, utilizzando di fatto l’intera struttura della sua Area Informatica.

Dopo il successo del primo progetto, la società SIC1 ha deciso di intraprendere nuove strade presentandone altri otto, che saranno analizzati nel prossimo articolo.