Centralcom per la banda larga ad Orvieto

di Roberta Donofrio

6 Febbraio 2008 11:10

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In occasione dell'approvazione del nuovo statuto della Centralcom, il Comune di Orvieto rende nota la realizzazione delle reti a fibra ottica e wireless

Il Comune di Orvieto fa il punto sulla connettività.
Il dibattito sullo stato della banda larga è stato avviato in occasione dell’approvazione del nuovo statuto di Centralcom S.p.A.

La società di cui il Comune è socio dal 2005, è stata messa in piedi dalla Regione Umbria, per dotare il territorio di una rete regionale di cablaggio e fornire servizi a banda larga principalmente all’Amministrazione Pubblica, ma anche all’utenza privata.

In sostanza il nuovo statuto prevede un cospicuo aumento del capitale sociale che consentirà ad altri enti pubblici di entrare nella compagine societaria. Attualmente Centralcom S.p.A. annovera tra i suoi soci la F.C.U. s.r.l. (Ferrovia Centrale Umbria), il Comune di Orvieto, il Comune di Foligno, il Comune di Città di Castello, il Comune di Terni ed il Comune di Perugia.

Centralcom sta procedendo alla realizzazione di una rete di cablatura a fibra ottica e contemporaneamente di una rete per copertura in wireless (via etere) di tutta la città.

Per quest’ultima sono già attive tre antenne per il rilancio del segnale, che grazie al collaudo Arpa garantiscono la connessione a cittadini e aziende.

«Particolarmente significativo ? commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici – anche il vantaggio ed il risparmio per gli Enti Locali che, attraverso questa rete potranno: accedere alla connettività internet a prezzi particolarmente vantaggiosi, attivare telefonia VoIP con telefonate gratuite tra i vari enti e gli abbonati alla stesse rete e tariffe basse verso gli altri, effettuare servizi di videosorveglianza, telemedicina per anziani o disabili, fare servizi di monitoraggio ambientale e comunicazione al pubblico con pannelli e a messaggistica variabile, controllo delle infrazioni per la viabilità, servizi di videoconferenza e di telelavoro».

«La rete wireless – ha continuato l’Assessore – non ha costi per i Comuni ed è concepita per essere facilmente convertita nella nuova tecnologia WiMax se e quando sarà attiva e disponibile per gli operatori locali».