Slitta al 13 febbraio l’asta per l’assegnazione delle licenze Wimax.
Il Ministero delle Comunicazioni, dopo l’apertura delle buste ha reso noto che per l’assegnazione definitiva dei diritti d’uso dovrà passare per una fase di rilancio delle offerte in cui le aziende che competono nelle stesse aree geografiche dovranno cercare di superare i propri concorrenti.
Il ricorso a questo secondo step della gara è diventato necessario per la quantità di offerte pervenute: ben 179 quelle valide per un totale di 49 milioni e 800 mila euro. Il bel gruzzolo, destinato ancora a crescere dopo la fase di rilancio, andrà a rimpinguare le casse del Ministero.
Nelle ultime settimane altre consistenti offerte si sono aggiunte a quelle dei grandi operatori che hanno palesato subito il loro interesse: Ariaadsl, Elettronica Industriale (Mediaset), E-Via (Gruppo Retelit), Wind e Toto Costruzioni (AirOne). Quest’ultima in particolare potrebbe aggiudicarsi le licenze per le due aree macroregionali relative al Veneto – Friuli Venezia Giulia e Marche – Emilia Romagna per le quali ha proposto 3,521 e 3,511 milioni di euro.
L’elenco delle aziende che hanno presentato le offerte è disponibile sul sito del Ministero delle Comunicazioni.
Data la mole delle offerte e gli interessi in ballo è probabile che anche la seconda fase della gara duri qualche giorno.Tuttavia l’obiettivo della gara può dirsi raggiunto: le offerte pervenute infatti coprono tutte le 35 licenze (14 macroregionali e 21 regionali/provinciali) disponibili sul territorio nazionale.
Questo garantirà una distribuzione capillare dei servizi Wimax: «traguardo indispensabile – dice il ministro Gentiloni- perché la diffusione della banda larga si affermi come il nuovo servizio universale del XXI secolo».