Sottoscritto dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e dal Presidente della Regione Piero Marrazzo un Accordo di Programma per rendere il Lazio un territorio “all digital” entro il 2010.
Con un investimento di 31 milioni di euro, entro due anni l’intera infrastruttura Internet laziale sarà potenziata, colmando così quel gap che ancora oggi relega il 90% della popolazione di ben 159 Comuni nella condizione di esclusione digitale, nonostante una media regionale del 93% rispetto a quella nazionale del 91% in quanto a copertura broadband.
Si tratta di un’iniziativa di notevole portata, quindi, considerato l’ampio numero di Comuni interessati. Secondo il Ministro Gentiloni, la dotazione dell’accesso veloce a Internet per la quasi totalità del territorio regionale dovrebbe trasformare il Lazio, entro il 2010, in una regione all’avangurdia in tutta Italia.
«Per una comunità, il collegamento ad Internet in banda larga è il presupposto per essere inserita a pieno titolo nelle dinamiche di sviluppo, di crescita economica oltre che di informazione, cultura e partecipazione ai servizi pubblici».
«È necessario arrivare dove l’imprenditoria privata non ha interesse ad arrivare», ha aggiunto il Presidente Marrazzo. Entro il 2010, infatti, la copertura in banda larga dei Comuni passerà dall’attuale 58% al 100%.
Scopo dell’accordo, inoltre, è anche quello di offrire un servizio a valore aggiunto alle pubbliche amministrazioni oltre che ai cittadini: in base alle azioni previste, infatti, nei prossimi due anni si provvederà a potenziare l?infrastruttura broadband che serve l’intera rete di uffici amministrativi ed enti locali.
I finanziamenti del Piano di sviluppo prevedono uno stanziamento di 23 mln di euro da parte del Ministero (fondi CIPE e leggi Finanziarie), più 8 mln di euro da parte della Regione (fondi comunitari e cofinanziamento POR 2007-2013). Gli interventi del Programma Banda Larga saranno attuati da Infratel Spa.
Secondo i termini dell’Accordo, saranno privilegiati i finanziamenti infrastrutturali che avranno come protagoniste fibra ottica e WiMax, per quanto siano da definire i termini di utilizzo per Infratel delle risorse frequenziali destinate ad aziende private con asta pubblica.