Sardegna a banda larga

di Stefano Pierini

6 Febbraio 2008 09:00

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Con progetto "infrastrutture e servizi banda larga nelle aree svantaggiate" la Regione Sardegna si appresta a colmare un divario che affligge ancora troppi Comuni della zona. Ecco come

I criteri di scelta

La pianificazione degli interventi prevede l’elaborazione del progetto definitivo entro il terzo trimestre del 2008 e la parte operativa dal terzo trimestre 2008 fino al 2° trimestre del 2009. I fondi previsti dal II e III atto integrativo ammontano complessivamente a 14 milioni di euro (delibera CIPE 2004 per 8 milioni e delibera CIPE 2006 per altri 8 milioni nell’ambito dell’Accordo di programma Quadro “Società dell’Informazione”) che possono soddisfare le esigenze di 15 dei 29 Comuni potenzialmente idonei.

La progettazione si è posta alcuni obiettivi principali: individuare i potenziali Comuni privi di collegamento (dovrebbero essere 29), evidenziare l’interesse degli operatori di acquisire la fibra ed erogare i servizi, realizzare le tratte tenendo in considerazione l’esistente a livello di strutture per economizzare i costi dei numerosi interventi. Questi i criteri di selezione:

  • Numero di abitanti
  • Numero di imprese e loro addetti
  • Interesse manifestato dagli operatori
  • Dimensione delle infrastrutture da realizzare
  • Disponibilità in loco di tralicci, condotti, ecc.., messi a disposizione da parte degli operatori di teleComunicazione
  • Ottimizzazione di rete (cioè la presenza di ulteriori centrali nelle vicinanze dell’intervento da realizzare)

La Regione Sardegna rimarrà proprietaria di tutte le opere realizzate, verranno inoltre indette delle gare di appalto per gli operatori che dovranno comunque curare la manutenzione ed erogare servizi coerenti con le best practices. Sono previste penalità nel caso di mancato realizzo degli indicatori presenti nei contratti stipulati con la Regione. I ricavi generati dall’uso della fibra ottica serviranno per ampliare nel tempo la sua copertura territoriale.

Il coordinamento verrà attuato da un gruppo multidisciplinare regionale (responsabile dei lavori è l’Assessorato Affari Generali, Personale e Riforma della Regione) e da un tavolo di consultazione con le Associazioni di categoria che rappresentano i settori oggetto dell’intervento. Tale struttura avrà la funzione di raccordo e monitoraggio con le esigenze dei beneficiari territoriali dell’intervento.

Onde consentire la maggior efficacia e trasparenza delle azioni previste sarà elaborato apposito e dettagliato documento riguardante il modello degli indicatori di monitoraggio con l’individuazione sia del sistema dei dati che la modalità di rendicontazione in tutte le fasi del progetto.