Grande successo per il progetto SICS, avviato nel 2005 in Sardegna per portare la banda larga in tutti i comuni e presso tutte le strutture pubbliche del territorio.
Avviandosi ora la fase due del programma, entro fine anno l’intera Sardegna sarà cablata, godendo dei servizi Adsl su fibra ottica, attraverso nuovi ponti radio e in alcuni casi via WiMax.
Come dichiarato dal Presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, la roadmap conferma che gli obiettivi prefissati sono stati finora raggiunti: l’82% della popolazione accede oggi alla banda larga, il 57% del territorio è oggi cablato, pari a oltre 105 Comuni su 377 che dispongono di connessione Adsl, la quale entro fine anno raggiungerà tutti quelli ancora scoperti.
Il tutto, grazie ad un investimento complessivo di 14 milioni di euro, che si aggiungono ai 6,192 milioni già investiti nella fase uno.
Il progetto SICS non si sta rivelando solo un mezzo di contrasto al digital divide economico, tecnologico e politico ma anche sociale: il presidente Soru ha infatti evidenziato come la banda larga abbia portato all’inclusione telematica di ospedali, scuole, università, biblioteche, associazioni di volontariato e società no profit.
Secondo l’assessore alle Riforme Massimo Dadea, inoltre, si tratta di un’iniziativa che funge da modello per tutte le altre Regioni nell’ambito del comune processo di modernizzazione delle PAL avviato in tutto il Paese.