Banda larga: a che punto è l’Italia?

di Stefano Giovinazzo

9 Gennaio 2008 09:00

logo PMI+ logo PMI+
Impennata degli utenti internet e delle connessioni ad alta velocità sul territorio nazionale, che tenta la copertura totale entro il 2010. Ma cresce anche l'insoddisfazione dei navigatori

I tempi di attuazione del progetto sono piuttosto rapidi come ha sottolineato il Ministro. «Saremo vicini ad arrivare qui nel Sannio al 98% della copertura totale della banda larga nel giro di qualche mese, mentre a livello nazionale ci arriveremo a fine 2008. Entro il 2010 dovremo essere capaci di coprire tutto il Paese». Rimane comunque significativo il distacco dell’Italia rispetto al resto d’Europa, sull’adozione della banda larga degli internauti malgrado le percentuali di utenza e l’uso di Internet siano decisamente in continua crescita e con un trend nettamente positivo.

Il divario con UE e USA

«La banda è un indice di competitività di un paese»: queste le parole del Professor Giandomenico Celata, Presidente di Roma Wireless durante il Broadband Business Forum 2006 tenutosi nei giorni 26-27 Settembre 2007, che testimoniano l’importanza dell’alta velocità. Non solo: usare questa modalità di connessione produrrebbe una riduzione del tasso d’inquinamento con un taglio netto dell’11% delle importazioni del petrolio importato annualmente negli Usa.

Lo hanno affermato recentemente un gruppo di studiosi dell’American Consumer Institute nell’ambito della ricerca “Broadband Services: Economic and Environmental Benefits” secondo cui l’uso capillare delle connessioni ad alta velocità favoriscono l’impiego delle teleconferenze, utili a risparmiare ben 200 tonnellate dei trasporti su gomma e via aereo. Una tesi criticata in quanto la produzione e lo smaltimento delle apparecchiature informatiche ha serie responsabilità sull’impatto ambientale.

Tuttava, nonostante la maggiore velocità disponibile con la broadband, gli utenti che navigano nel nostro Paese risultano insoddisfatti dell’offerta ricevuta rispetto all’anno precedente. A svelare questi dati è lo studio 2007 Italian Broadband Internet Service Provider (che segue la ricerca del 2006) diffuso da J.D. Power and Associates. I servizi a disposizione con la banda larga non sono quindi sufficienti ad accontentare l’intera comunità del web in Italia: nel 2007 la soddisfazione complessiva degli utenti della Rete è scesa di 17 punti rispetto al 2006, con una media di 631 punti in una scala da 1 a 1.000.