L’INPS ha avviato la nuova procedura per l’ammissione alla pratica forense all’interno dell’Istituto, annunciando la pubblicazione dei bandi regionali e di quello riferito ai posti disponibili presso il Coordinamento generale Legale. Per poter essere ammessi allo svolgimento della pratica forense presso l’INPS è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:
- essere cittadini italiani o di un Paese UE, o di un Paese extra UE in possesso dei requisiti previsti dall’art. 17, comma 2 della L. 247/2012;
- possedere i requisiti richiesti per l’iscrizione nel registro dei praticanti avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati;
- non avere un’anzianità superiore a due mesi se si è già iscritti nel registro speciale dei praticanti presso il Consiglio dell’Ordine.
Per inoltrare le richieste è necessario fare riferimento ai singoli bandi e inviare le domande via PEC, utilizzando il form presente sul sito dell’INPS (sezione Avvisi, bandi e fatturazione > Avvisi > Pratica forense presso l’avvocatura dell’INPS) entro l’11 dicembre 2019. È necessario allegare documento di riconoscimento e CV in formato europeo.
Saranno escluse le domande presentate con modalità diverse (ad esempio, raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna a mano
presso le sedi dell’Istituto).
Solo per le domande di ammissione relative ai bandi della regione Trentino-Alto Adige, infine, può essere utilizzata la PEC – utilizzando l’apposito form presente sul sito dell’Istituto o la raccomandata con avviso di ricevimento da inviare alla Direzione Regionale INPS Trentino.
La domanda dovrà essere presentata per uno soltanto degli Uffici Legali dell’INPS citati nell’art. 1 dei bandi.
Una commissione valuterà l’idoneità dei candidati sulla base dei criteri riportati nel bando e formerà la graduatoria. Per l’Avvocatura centrale, la procedura sarà svolta a cura della Direzione centrale Risorse Umane d’intesa con il Coordinamento generale legale.
Le liste definitive saranno pubblicate sul sito istituzionale dell’Istituto.