Un nuovo trend sembra espandere le potenzialità offerte alle imprese per esternalizzare le infrastrutture e sviluppare i processi di project management. Si tratta del Web Computing che, rispetto ai già diffusi software Asp (utilizzabili tramite web), comprende anche la condivisione di potenza di calcolo e memoria.
Questo fenomeno sta nascendo in maniera spontanea da società come Google e Amazon, che si sono ritrovate ad avere un’enorme infrastruttura tecnologica, necessaria per il loro core business ma la cui potenza resta in parte inutilizzata.
Dal Web 2.0 Summit, svoltosi a San Francisco il 6-7 novembre, il CEO di Bezos esalta l’Elastic Compute Cloud di Amazon: un nuovo servizio grazie al quale le imprese possono acquistare un surplus di potenza di calcolo quando necessaria.
Per Google, invece, questa novità si inscrive nel percorso che sembra renderlo sempre più un “supercomputer” remoto e gratuito: con Google Apps For Your Domain (ancora in versione beta), è infatti possibile condividere documenti via web, consentendo a un team di lavorare congiuntamente e in tempo reale allo stesso progetto.