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Privacy e Digitale: buone prassi per i Consulenti del Lavoro

di Anna Fabi

11 Dicembre 2024 11:24

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Dall’Associazione Consulenti del Lavoro, le linee guida per la gestione della privacy nell'ambito delle procedure digitali curate dai professionisti.

Per i Professionisti chiamati a confrontarsi con le norme a tutela dei dati personali e la digitalizzazione dei processi, l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro (ANCL) ha intrapreso un percorso di aggiornamento finalizzato a garantire una corretta gestione della privacy e l’adeguamento alle normative in continua evoluzione.

A tal fine ha avviato anche una collaborazione con Legant STArl, società tra avvocati specializzata nella gestione della compliance e nella tutela dei dati, per fornire un supporto legale gratuito ai consulenti del lavoro.

Nel quadro di tale collaborazione, è stato redatto un documento operativo che definisce le buone prassi per la gestione dei dati personali, specificamente pensato per i professionisti del settore.

Buone prassi per la protezione digitale dei dati personali

Le nuove linee guida dell’ANCL offrono soluzioni pratiche per allinearsi alle normative in continua evoluzione, in modo che i consulenti possano mantenere alta la qualità e la sicurezza del servizio, minimizzando i rischi di non conformità.

La gestione corretta dei dati personali è al centro delle buone prassi: i consulenti del lavoro sono chiamati a trattare informazioni sensibili, e per farlo devono aderire ai principi di liceità, trasparenza, e correttezza.

La digitalizzazione, seppur fondamentale per l’efficienza e la semplificazione, deve quindi essere implementata in modo che ogni fase del processo, dalla raccolta alla conservazione dei dati, avvenga nel pieno rispetto delle normative sulla privacy.

=> GDPR: responsabilità dei consulenti del lavoro

L’adozione della digitalizzazione è infatti imprescindibile per i consulenti del lavoro. La tecnologia consente di efficientare e semplificare numerosi adempimenti e processi burocratici, ma comporta anche nuove sfide per quanto riguarda la protezione dei dati personali. Con l’introduzione di software gestionali sempre più avanzati, ad esempio, comporta rischi di mancata compliance normativa se mal utilizzati.

Il documento ANCL offre in questo senso soluzioni organizzative e procedurali adottate in modo volontario, che mirano a garantire la conformità alle normative in materia di privacy e tutela dei dati personali, sia a livello nazionale che europeo.

Una guida pratica per gli studi professionali, utile per riordinare e adeguare l’organizzazione del lavoro agli standard normativi in continuo cambiamento. Adottando queste prassi, i consulenti del lavoro possono migliorare la gestione dei dati e ridurre i rischi legati a violazioni della privacy.

Vademecum e webinar

L’ANCL e il gruppo di lavoro coinvolto in questo progetto si sono impegnati a revisionare periodicamente il contenuto, per garantire che rimanga il più possibile aderente alle nuove normative e alle sfide emergenti.

Il documento, basato su esigenze collettive e condivise, sarà quindi costantemente aggiornato per raccogliere nuove segnalazioni e per rispondere alle esigenze pratiche di coloro che operano nel settore.

Per fare il punto sulle buone prassi messe a punto nel documento, il 13 dicembre l’ANCL ha organizzato un webinar illustrativo, rivolto ai consulenti del lavoro suoi iscritti (tutte le informazioni sul sito dell’associazione, dove è pereribile anche il documento).