Uno dei modi più diffusi dai cybercriminali per attaccare un’azienda è l’email, questo ha portato ad una maggiore attenzione nei riguardi di allegati e ricezioni sospette ma i tempi di risposta ad eventuali attacchi sono oggi ancora troppo lenti.
Una recente ricerca Barracuda ha dimostrato come un’azienda impieghi in media tre ore e mezza per rimediare, fino ad arrivare a più di sei ore per l’11% delle aziende analizzate.
La lunghezza dei tempi deriva dal fatto che si utilizzano metodi manuali, laddove l’automazione può invece fare di più e meglio, facendo risparmiare tempo al comparto IT e permettendo di rivolgersi a problematiche più importanti, come la formazione dei dipendenti, la gestione delle patch di sicurezza o l’analisi delle email per verificare eventuali contenuti dannosi.
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Gli esperti ricordano i tre consigli essenziali per gestire una risposta immediata ad eventuali attacchi.
- Il primo è la prevenzione, tramite scansione delle caselle aziendali a caccia di eventuali e-mail dannose. Ciò aiuterà anche a conoscere le vulnerabilità esistenti nel sistema di posta elettronica e ciò che deve essere esaminato e risolto.
- Il secondo è di introdurre una protezione delle anomalie e contro il phishing in tempo reale grazie all’intelligenza artificiale.
- Infine bisognerebbe puntare su una soluzione automatizzata per la pulizia rapida di tutte le minacce individuate nelle caselle di posta degli utenti, e rendere la riparazione più efficiente per tutti i messaggi futuri.