Le squadre sono fatte di persone, riuscire ad avere una buona convivenza con tutti è essenziale per far funzionare le cose. Anche e soprattutto quando ci sono elementi difficili da gestire o che al contrario tendono ad instaurare un rapporto esclusivo e di sudditanza con il proprio team leader. Questo tipo di comportamento non fa bene alla squadra, perché ne mina l’equilibrio. Un manager non dovrebbe cadere in una trappola del genere, ma in realtà sta agli altri membri arginare i danni.
=> Coltivare una squadra eterogenea
La cosa più importanti è rimanere lucidi, senza lasciarsi trascinare in una rete di sentimenti negativi, giudicando solo il lavoro svolto dal dipendente “servizievole”. Solo nel caso in cui sia davvero dannoso e di ostacolo alla squadra allora è necessario cercare di intervenire confrontandosi con il leader. La discussione non dovrà mai vertere sulla personalità di chi si sta giudicando, ma solo sui suoi risultati. Non è facile gestire una situazione del genere, ma rimanendo obiettivi e tenendo sotto controllo la situazione con un’analisi costante è possibile superare anche questo tipo di ostacoli.