I più informati dicono che era nell’aria da anni, altri che per loro nulla è cambiato e mentre le grandi nazioni architettano strategie e politiche per limitarne i danni i più e basta ne pagano semplicemente le conseguenze. Dal momento in cui la banca d’affari statunitense Lehman Brothers ha dichiarato fallimento la parola “crisi” ha iniziato a risuonare incessante e battente in ogni angolo della terra. Per molti versi è divenuta quasi una sorta di panacea al contrario: viene evocata come se fosse la causa di tutti i mali.
C’è chi ne ha fatto una canzone per esorcizzarne gli aspetti più mediatici (il cantante Bugo) e chi come il marchio Joe Rivetto, che da sempre capta con sguardo beffardo e canzonatorio le ultime tendenze della moda contemporanea più cool nelle strade delle capitali mondiali, ha lanciato addirittura un nuovo brand ad essa dedicata: Check ® Easy.
Joe Rivetto è una vera e propria factory creativa plasmata ad immagine e somiglianza di uno stilista italo americano che ha fatto dei suoi capelli folti, dei suoi basettoni e dei suoi grandi Ray-Ban scuri un brand di successo mondiale. Joe Rivetto, infatti, si è diffuso in modo velocissimo tra i giovani con T-shirt colorate, pantaloni e accessori che ricordano lo stile degli anni ’70 e ’80.
Grazie all’uso di mezzi di comunicazione alternativi, come cartoline, gadget, un sito web pieno di risorse (giochi e notizie curiose), la presenza su Facebook, YouTube, MySpace, riempie sempre i tanti momenti che pensa per suoi fan. L’ultimo evento organizzato è stato il primo campionato di tappi sul marciapiede (in premio “La schicchera d’oro”) al Temporary Store di Milano.
Ma non solo, Joe Rivetto possiede anche un ristorante a Londra, Da Rivetto, e un locale in Campo de’ fiori a Roma, il Joe Rivetto Caffè. Check ® Easy diventa così l’ultima bravata: una divertente operazione di lettering che gioca sulla pronuncia italiana del marchio – c’è crisi. Le t-shirt, la cui commercializzazione sarà possibile anche sul sito non celano la volontà di ironizzare e sfidare il pessimismo contemporaneo. Un modo per scherzarci su e per indossare sulla propria pelle il coraggio di provare ad invertire rotta.